Cercare tracce di Sars-CoV-2 nelle acque reflue per avere contezza della diffusione del Covid-19, tenendo in considerazione anche i soggetti asintomatici. È questo il piano della Regione Liguria che, a partire da oggi, cercherà tracce del virus nelle fogne di Genova e di altre 26 realtà. Ad oggi sono 27 gli impianti di depurazione monitorati ma non si esclude che possano aumentare nel tempo.
Questo metodo di ricerca, infatti, offrirà dati più affidabili e tempestivi rispetto ai tamponi: 24/48 ore contro i14 giorni necessari per uno screening di massa. La Regione Liguria, come ha ricordato il presidente Toti, ha investito 500 mila euro in due anni per affinare il proprio sistema di monitoraggio della virologia ambientale.
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