AXOS E LE MANIE DI GRANDEZZA

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“Odio i tuoi finti sorrisi, lo giuro. Per questo mi curo rendendomi busy.”

A due anni dal suo ultimo progetto, “Anima Mundi”, il rapper di Milano, Axos, è di nuovo pronto a tornare nella scena con una novità, una rinascita che non dimentica le radici rap, ma si accinge ad abbandonare la visione innamorata e sdolcinata a cui aveva abituato i fan. Dopo un travagliato ma languido periodo, e dopo aver simbolicamente mostrato come egli sia pronto a spiccare il volo nel video di “Sur La Lune”, i testi proposti in “Manie” risultano essere più aggressivi e ancor meglio costruiti musicalmente. Dai beat melodici e acoustic di “Anima Mundi”, fino ad arrivare a brani sperimentali con beat estremamente lavorati, tutto l’album crea una continua sensazione di crescendo. Degna di nota, la sintonia fra testo e base, protagonista indiscussa di ogni brano.

 

 

La rivoluzione

Si può dire che Axos, in Italia, abbia aiutato il rap a beneficiare di un’evoluzione influenzata dalla poetica e dalla musica. Dai tempi di Keith Moon, Anima Mea e Moonchild, Axos inizia a farsi conoscere nel mainstream. In quel periodo (2017 e 2018), quando la trap stava esplodendo in tutta Italia, la strategia per farsi notare è stata: fare l’esatto opposto di ciò che è di tendenza. Contrapponendosi ad un mood dove l’auto-celebrazione, le droghe e i soldi erano il perno intorno a cui ruotava tutta la scena, Axos ha creato un immaginario più nichilista e addirittura distaccato, aggrappandosi al rap per esprimere i suoi concetti.

Le copertine dei suoi dischi e singoli sono sempre state una vetrina ricca di citazioni a opere letterarie e musicali. Da “Mitridate” citazione a “Sorry 4 the wait 2” di Lil Wayne, fino al nuovo progetto “Manie“, chiaro tributo a “Binge” di Machine Gun Kelly.

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La sperimentazione

“Tu mi tratti come una cosa rotta, ma qui non c’è più niente da aggiustare.”

A dare una mano ad Axos in questo percorso di cambiamento, ci sono nuove leve e veterani del rap italiano. Ogni brano è stato prodotto da JVULI, ad eccezione di “Sur la Lune“. Le sperimentazioni iniziano fin dal primo brano “Paura di me” che inizia subito con un canto soul e viene seguito subito con una narrazione del quotidiano, con una visione poetica per poi culminare in un ritornello dalle influenze vaporwave. Il continuo saliscendi del beat riesce a trasmettere un senso di tranquillità, misto all’ansia e alla felicità. Il secondo brano “Un’altra canzone per te” è tanto complesso quanto interessante. Dal ritornello catchy e dai suoni tipici del mambo abbinati dall’elettronica, ogni dettaglio riesce ad arricchire il progetto di profondità.

Il primo feat in assoluto compare nella terza traccia “Ubriaco“, in collaborazione con Cicco Sanchez, dove il titolo lascia ben intendere che le ubriacature non fanno fare cose intelligenti. La voce di Axos, così come quella di Cicco, si fondono perfettamente con la base pop, per creare un sound unico. A continuare la wave delle collaborazioni, per tracciare l’albero genealogico del rap in Italia, si possono trovare Ensi e Inoki Ness, nel brano “Padri“. In un brano estremamente rap dalla batteria distorta e dal ritmo incalzante, fino a sentire i rullanti in gola.

“Non ti spaventare se mi vedi accelerare come su un’AMG”

Subito dopo, Axos ha deciso di inserire nel disco il brano “Thriller” con l’amico e collega Nerone. Il brano è composto da due strofe separate da un ritornello dove i due rapper si alternano in strofe auto-celebrative e tecniche. La base nel corso del pezzo, cambia varie volte dall’old school, al pop, dal rap al casual rap.

Il brano destinato al maggior successo è “Sotto zero” con la partecipazione del duo Emis Killa e Jake La Furia. Dopo “17” i due rapper non si risparmiano affatto, donando al collega due strofe da paura. Con questo brano, il trio di Milano ha contribuito alla creazione di un tassello del mosaico del rap italiano.

Da “Sur la Lune” a “Molecole” continua l’innovazione passando per beat sperimentali, twist e rap.  L’ultimo featuring del disco vede presente Tancredi in “Cosa vuole questa musica stasera“. Un brano dalle influenze pop e rock che si conclude con un culmine del climax, dovuto dalla graduale dissolvenza della base. Il progetto si conclude con “Malavita” che, contrariamente a quanto suggerisce il titolo, si rivela un brano armonico nel quale la protagonista è la chitarra acustica d’accompagnamento completata dal testo intriso di incertezze e dubbi.

 

 

La Mania di sperimentare

“Ci stiamo guardando fissi le storie della Disney. Nella realtà ci han resi solo tristi, normali, già visti.”

Axos dimostra di essere un artista versatile, dalla tecnica unica e dalla voglia di sperimentare. Nel suo percorso è passato per brani depressi, rabbiosi e innamorati, fino a “Manie”. La maturità raggiunta in questi anni lo ha aiutato ad esaminarsi, per ricavare anche il bello dalle sensazioni negative vissute. Le “Manie” di Axos, sono un viaggio alla scoperta di se stessi, nel quale ognuno può rispecchiarsi. Da qui la grandezza.

 

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Alberto Maria Ferrante

Appassionato di cultura pop e di musica a 360 gradi.

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