“Se vuoi sapere quello che penso, l’ho scritto in CD.”
Dopo tre anni dallo scorso “23 6451” Thasup ritorna col suo nuovo progetto “c@ra++ere s?ec!@le” titolo scritto con simboli inusuali, da leggersi “carattere speciale”. Nell’anno passato, l’artista ha collezionato varie collaborazioni e, in ogni brano in cui è apparso, ha registrato strofe già hit dal primo ascolto come in “SOLITE PARE” per Sick Luke, in “BUBBLE” per Tekagi & Ketra o “Blessed” nel disco di Night Skinny. Ma il momento della verità si vede nei progetti individuali, in particolar modo nei “secondi dischi”, quelli della riconferma (e nei live).

Ricchi Spoiler per i fan affezionati (e fortunati)
Come piace al pubblico, la campagna di promozione del nuovo album è stata condita di ricchi spoiler. Prima con misteriosi cartelli di thasup, apparsi qua e là a Milano con il suo avatar cartoon e un QR code, e poi con la sua “thahouse”. Il complesso allestito per simulare l’abitazione di thasup si è dimostrato stra-carico di spoiler, news e chicche per gli appassionati.

Il disco è stato suonato in anteprima ai partecipanti al live del Fabrique di Milano, dove Sup si è esibito dal vivo per la primissima volta. L’evento, organizzato da Spotify, ha dato l’occasione perfetta a Supreme di mettersi in gioco, per stupire fan e non. Stavolta sul palco non c’era l’ologramma, con il quale il supremo si mostrava in passato, ma proprio “l’artista” cioè la persona dietro il personaggio, Davide Mattei.
Un emozionantissimo thasup che si è cimentato in una performance davvero unica. Senza troppi effetti sulla voce e con nuove versioni dei brani, suonati al pianoforte, il concerto è divenuto subito virale sui social media, in particolare su TikTok.

Carattere, produzioni e testi, tutto è s?eci@le
“Non mi aspettavo così da grande, eppure il mondo era diverso.”
É dall’inizio del suo percorso che thasup, ha iniziato ad inserire numeri e vari caratteri per sostituire le lettere all’interno dei titoli. Creando un mood più spaziale che terrestre, questa sua “invenzione” viene ripresa subito come vero e proprio marchio di fabbrica.
Il supremo, ha adottato la sua nomenclatura per il titolo dei brani fin da “mar+e“, primo singolo estratto dal nuovo progetto. Già qui l’artista dimostra di voler portare avanti il suo concept di musica marziana. Complessa e articolata in ogni aspetto, è un ottima apertura, confermando le aspettative di chi attendeva il disco e, potenzialmente, facendo rivalutare l’artista a chi lo conosceva solo attraverso i featuring.
La tracklist prosegue con “ok@pp@“, lanciato con il presave del disco. In questo pezzo c’è una accesa tendenza dell’artista a spostarsi sul genere Swing. Infatti nel corso della sua carriera, non si ricorda una canzone in cui non “swinghi le parole”.
“Sai che c’è? Che per te, ho apposta uno spazio nella testa, che calpesta ogni mio altro pensiero.”
Nonostante dai social si intraveda la sua personalità ermetica e introversa, thasup si evolve, se non musicalmente, affettivamente, realizzando il primo pezzo d’amore del disco con “!ly“, featuring Coez. I ritornelli di thasup si sposano alla perfezione con la strofa di Silvano, creando un pezzo dalle influenze indie. Da apprezzare e da prendere ad esempio, la volontà di Supreme di chiamare Coez per una strofa e non per un ritornello.
“l%p” prosegue la sequela di sensazioni UFO, con la collaborazione della sorella Mara Sattei. Se errare è umano e perseverare è diabolico, Sup si dimostra un povero diavolo. Anche qui, la sorella del Supremo si conferma una garanzia in ogni progetto in cui partecipa. La più convenzionale “_bilico_” è un brano tecno-dance in cui si parla dell’instabilità sentimentale del giovane.
Se precedentemente thasup sbatteva sugli spigoli con fare distratto, allora forse sarebbe meglio sbattere sulla “r()t()nda“. É proprio questo il brano pop del disco, con la voce soul di Tiziano Ferro, che impreziosisce sicuramente il progetto. É la prima canzone trap che vede la partecipazione del pilastro del pop, precedentemente riscontrata solo nei dischi rap “Fenomeno” di Fabri Fibra, “Status” di Marracash e in “Originali” dei Sottotono. Infatti, Ferro riesce a dare un corposo contributo ad ogni brano in cui partecipa, con la sua camaleontica capacità di adattarsi alla base e ad adeguarsi allo stile dell’artista che lo ospita.
“ye@h” vede la partecipazione del principino di Milano, Shiva, che con svariati incastri crea una strofa degna della new school italiana. Un brano ponte fra la musica più complessa nei suoni e semplice nei testi di Supreme e con la musica più monotona e semplice, con testi più articolati di Shiva.

“Continuo a stare bene, senza pensare al ca$h o ad altre cazzate che non mi vengono in mente, forse perché le ho abbandonate di già..”
Anche gli alieni si innamorano. Infatti, thasup dedica alla sua lei “come t! vorre!“, un brano riuscito più nell’intenzione di realizzare un brano d’amore che musicalmente. Da bravo producer versatile, thasup si diverte a sperimentare nuovi generi musicali, e quindi, sperimentando un po’ di rock, realizza, in collaborazione con Rkomi, il pezzo “rock & rolla“.
Apprezzabilissimo è anche il brano separatorio “molecole (interlude)“, un breve sfogo del rapper intonato su una base suonata interamente con la chitarra acoustic. Questo brano, che sembra quasi un separèe, alla fine si rivela essere molto più profondo del previsto, con vocalizzi articolati ed un egregio lavoro di mix&master che rendono il pezzo unico e ancor più significativo.
Il punto di forza di thasup è sempre stato l’originalità. In questo progetto, infatti, ogni sfaccettatura dell’album è curata al dettaglio, dalle grafiche alla storyline. Nelle versione digitali di Spotify, i Canvas sono tutti diversi, dedicati agli ospiti o al titolo. Parte integrante del progetto sono proprio, però, le storyline. Questi brevi pensieri di thasup accompagnano la base e il testo, impreziosendo il già vasto e completissimo lavoro.

“Non voglio morire come Jackson e far sparire quello che ho dentro.”
Il disco è carico di personalità, forza e menefreghismo. Per mostrare questo suo aspetto, scrive il brano “sci@ll@“, in collaborazione con lo sciallista di professione Tananai, protagonista di svariate hit recenti. Si ritorna al love e al sentimental con il featuring dei Pinguini Tattici Nucleari, nel brano “r!iva“, più consapevole e contenutistico, unito al mood nostalgico adottato di recente dai Pinguini. Nei rapporti di coppia, l’esperienza ci insegna che, in adolescenza, è naturale porsi dei dubbi. Queste preoccupazioni emergono in “mi @mi o è f@ke“.
Il mood più dolce e sentimentale è portato avanti dalla hit “s!r!” in collaborazione con due nuove leggende dell’urban: Sfera Ebbasta e Lazza. In questo brano è evidente la stima reciproca che intercorre fra i tre artisti, i quali, danno il meglio nelle strofe e nella musicalità. Il rapporto affiatato dà una prova di concretezza anche grazie ai numeri delle stream, che hanno reso il pezzo certificato Oro dalla Fimi, in pochissimo tempo.
Anche se non ama essere etichettato, il genere preferito di Sup sembra quasi essere lo swing. Le influenze di questo genere possono notarsi facilmente in “b@by nel bed“. Il buon vecchio Sup si è fatto conoscere dal pubblico grazie ad una originale produzione rap per Salmo. Nel nuovo progetto c’è proprio un featuring con il sardo, sul beat Old-School “cas!no nella m!a testa“.
“Sono stato calmo quando ridevi di me.”
La fame e la voglia di fare di certo non è passata, e in effetti questo suo desiderio di alzare l’asticella viene raccontato in “w()ah“. Per lanciarsi in nuovi generi, thasup, realizza in collaborazione con Rondodasosa, il pezzo dalle influenze drill “c!ao“, ma più rap. Un quasi ritorno alle origini, con un classico brano di Tha Supreme, è reso possibile grazie a “+ bla se c’è bling“, apprezzabilissima grazie alla sua elevata sperimentazione, che tutti ci aspetteremmo dal supremo. A chiudere il progetto è “m%n“. L’ultimo brano della tracklist, in realtà, è stato proprio il primo ad essere droppato, macinando già un grandissimo numero di ascolti sulle piattaforme di streaming.

Come si prospetta..
Il viaggio, il prodotto e soprattutto il tempo per assimilare e per comprendere un lavoro di questo calibro, è enorme. I beat, le voci, i vocalizzi, le collaborazioni, le animazioni, è tutto messo al posto giusto. É così perfettamente disordinato. Una studiatissima casualità di situazioni.
I tratti caratteristici, accentuati da questo “c@r@++ere s?ec!ale”, sicuramente si sono fatti apprezzare ancora di più dai fan storici dell’artista, ma non aiutano di certo un novizio ad apprezzarne la musica. Il tono di voce, parlare velocemente quasi a mangiarsi le parole e modulare le sillabe per raggiungere le note del beat, sono tocchi di stile e accortezze che possono essere sia apprezzati che odiati. Di sicuro l’interezza dei testi non può essere compresa in un solo ascolto. Ma, la bellezza di thasup si cela proprio dietro questi suoi difetti voluti, dietro la voglia di capirlo, anche a costo di riascoltarlo tante volte.
Questo è cio che i fan dovrebbero fare: assecondare il suo “carattere speciale”.