COEZ E IL SUO FROM THE ROOFTOP 2

Coez

“Io che non pensavo che fosse possibile perdersi fra le nuvole.”

Dopo l’ultimo EP “From The Rooftop”, sono passati 6 anni, ma l’anima del concept resta la stessa. L’idea è quella di riproporre alcuni brani in una chiave più intima, conferendogli una veste diversa dalla precedente. In questa nuova versione strumentale, l’intero EP è stato suonato con una band e registrato in presa diretta.

 

Coez

 

Revival del passato Coez

“Magari ancora scappo dalle ombre, magari ancora gioco con le ombre.”

I brani realizzati per questo progetto, sono delle cover di vecchi pezzi dell’artista, e cover di brani di altri colleghi. La prima canzone ad aprire “From The Rooftop 2”, “È sempre bello“, è una versione che stravolge totalmente la precedente dell’omonimo disco, riproponendola in veste rinnovata. Il sound, per lo più indie e con suoni digitali, è reso nuovo e più fresco grazie alla band e l’assenza delle doppie aggiunte in post produzione.

Poi, per dare un seguito al brano “Fra le nuvole”, tratto da “Volare”, Silvano Coez scrive “Fra le nuvole pt. 2“. Il primo e unico vero inedito dell’unplugged, si rivela essere un sequel più che coerente col primo.

Iniziano le cover e, la prima fortunata, è una canzone estratta da “Longilinea.” di Frah Quintale. Il pezzo è “Nei treni la notte“, featuring lo stesso Frah, dove i due si scambiano le strofe e si accompagnano in un duetto. La cover successiva è “Fuori Orario” di Guè, estratta da “Vero”, la cui vera difficoltà nel realizzarla è stata nel non snaturare completamente l’originale, rendendola invece unica e nuova.

 

 

Margherita“, estratta da “Volare”, è realizzata in collaborazione con l’appena 20enne romana, Ariete, la quale ha intonato alla perfezione la strofa scritta da Coez, donandole ulteriore personalità e grinta.

Le luci della città“, penultima track del disco, è estratta dal successo mainstream di Coez “Faccio un casino”. Il pezzo si rivela essere sempre love, seguendo lo spirito che Coez ha coerentemente dimostrato negli anni.  In chiusura, “Essere liberi” tratta da “Volare” è l’eccellente conclusione per un EP band-acoustic.

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Alberto Maria Ferrante

Appassionato di cultura pop e di musica a 360 gradi.

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