“Milano nasconde troppe verità!”
Shiva, dopo numerosi featuring, finalmente esce con un album ufficiale, “Milano Demons”. Emulando la strategia proposta da Marracash con lo scorso “Noi Loro Gli Altri”, anche Shiva decide di far uscire l’album a sorpresa, annunciandolo solo 2 giorni prima dell’effettiva pubblicazione.
Il progetto promette di essere un capolavoro di metriche ed incastri con racconti dei bui e gelidi angoli della capitale della moda, Milano. Un misto fra trap e drill. Fra promesse e menzogne, dunque, Shiva già nel mainstream, si consacra come incontestabile hitmaker.
The Demon Storyteller
“Non vedo più il fondo del cup!”
Un disco con una caratura del genere, non può non iniziare con la title track “Milano Demons“. Il pezzo inizia con un coro di voci bianche, sporcato dalla crudezza della base e delle strofe cantate. I suoni da brividi rendono il brano inquietante e pesante, dissuadendo al riascolto. L’elogio alla trap-life, non può di certo mancare. Temi profondi come soldi, droga e donne di malaffare vengono trattati in “Cup“.
Mentre ci si comincia a chiedere cosa c’è in quel cup, ipnotizzati dal monoflow, arriva il primo feat del disco. E chi se non l’onnipresente Lazza poteva collaborare con Shiva? Ovviamente è proprio Lazza ad apparire in “Vorrei“. Il pezzo che inizia con una serie di versi fatti per richiamare l’attenzione dell’ascoltatore, si apre proprio con una strofa di Zzala. Come già affrontato in passato, Lazza ultimamente sta abbracciando una vibe più sentimental quando si dedica ad un feat. La strofa di Shiva risulta uno strano connubio fra rivincita personale e autocelebrazione.
“Lo stato ci lascia per strada, appesi ad un filo o ad una cravatta.”
Come quarta traccia è il momento di “Take 4“, il brano droppato nelle scorse settimane come primo singolo estratto dal disco. I feat tornano con prepotenza in “Rolly Ap“. Avendo finito il cash con Lil Baby per lo scorso progetto, per dare una parvenza di pezzo all’americana, i ragazzi chiamati sono il principe di Roma Pyrex e gli American Gs Slings. Per tornare a fare hit, la richiesta di Shiva si è rivolta a Rhove e Bianca Costa, per incidere “Cellphone“. Il pezzo dalle sonorità reggaeton è in realtà un’ottima prova di stile, per dimostrare che il principe riesce a stare su qualunque base, trovando un unico flow, e rappando sempre allo stesso modo.
Shiva
“Nuovo vroom che fa vrom nella city! (Milano)”
Shiva, non può essere escluso dalle radio, e quindi per arrivare ad essere ascoltato ad ogni ora del giorno e della notte su Radio come 102.5, al settimo posto in tracklist, c’è la hit “Diamanti“. Dopo un tentativo di mutare la musicalità si torna a fare la solita roba con “Non è Easy“.
Anche il principe ha una storia d’amore finito da raccontare. La storia del lasciato è resa con strazio in “Messaggio in Segreteria (interlude)“. Il quasi king, per raccontare le sue “Cicatrici” sentimentali, si avvale del talentuoso cantastorie Tedua. In questo pezzo infatti, il moderno Dante del rap italiano regala generosamente una delle sue strofe più toccanti degli ultimi featuring in cui ha partecipato.
Dopo aver superato la fase dell’accettazione, dopo aver capito la fine della relazione, in un particolare processo di ritroso, Shiva torna sui suoi passi, con la fase della negazione, nel brano “Non lo Sai“. Un innamoratissimo Shiva è quello di “Milano Demons”. Infatti la nuova love-song del disco è “Naturale“. Una volta arrivato ad accettare definitivamente la fine della relazione, Shiva torna a fare ciò che gli riesce meglio, la trap. Il principe non può non chiedere aiuto al king della trap Sfera Ebbasta, per la hit “Alleluia”.
“La morte è vicina, sta a nove millimetri.”
Il banger di questa estate “Soldi Puliti“, non poteva non essere inserita nel novello progetto. E per andare avanti nel racconto della sua conclusa relazione, seguendo la falsa riga di “Niente Canzoni D’Amore”, sempre con Federica Abbate, prova a superare del tutto il suo passato con “Dimenticare“.
La bella Napoli è presente in “Un Altro Show” con Geolier. Per i più sentimental, c’è la traccia conscious “Se Fosse Per Me”. A concludere il disco, c’è “3 Stick Freestyle“, una rappata scritta di getto su una base monotòna che permette di scandire bene le barre. Un’adeguata conclusione ad un disco “stiloso” come questo.

Il principe della città
“Sei una pulce mi potrai causare solo tosse.”
Nonostante il nome del progetto “Milano Demons”, la reale presenza della città si palesa solo nel momento in cui il rapper fa le doppie e le sporche delle sue barre, accompagnando le chiusure con il suo ormai iconico “BuBu Milano”, o col suo “Andiamo!”. Il disco ha un titolo che ben non si capisce se stia elogiando o insultando Milano. Pochi riferimenti alla città e troppi brani d’amore per un album dove dovrebbero essere i Demoni di Milano, i veri protagonisti.
Il progetto si conferma essere però un ottimo lavoro di producing, ma più nella categoria “esercizi di stile” che vero e proprio album discografico.