DANI FAIV VA CONTRO CORRENTE

“Anche se provo a amare, la vita mi propone prove amare.”

Dal primo volume de ” La Teoria Del Contrario” sono ormai passati sette anni, ma Dani Faiv ha recentemente deciso di continuare la saga. Il solo annuncio di un secondo capitolo, oltre allo stupore, ha, come previsto, ottenuto molti consensi da parte del pubblico.

E se la notizia del progetto ottiene la grazia dei fan, le strade percorribili diventano due. Nella dura scelta fra mantenere e deludere le aspettative, Dani riesce a rispettare l’hype con un progetto fedele e coerente con il primo mixtape. Così come accade da qualche anno, quello presentato come mixtape, nei fatti, è un vero e proprio disco. Le uniche caratteristiche che fanno distinguere il lavoro dal classico concetto discografico sono la campagna marketing ed una meno varia tracklist.

“Teoria Del Contrario Mixtape Vol. 2”, infatti, presenta una grande varietà di feat, pezzi e sottogeneri, che riescono a far parte sia della wave sentimentale, che della odierna visione dei Banger da club.

Dani

Circumnavigare il mondo ed arrivare all’album

“E sto perso nei miei drammi a parlare con i demoni, ormai lo faccio da anni.”

Non è un segreto che Dani sia un hitmaker, e infatti anche in questo progetto non c’è pietà per le classifiche urban/hip-hop. Per tutti gli amanti del genere il disco propone una varietà e vastità di contenuti e melodie che non lasceranno indifferenti le numerosi etichette che già sono in fila per prendere spunto. Il disco, seppur mirato ad essere un mixtape, e con una visione maggiormente “alla buona”, non manca dal porre attenzione alle più sensibili tematiche come la perdita di un proprio caro.

Il disco si apre proprio con una riflessione in melodia, ed è la traccia “Lassù” a portare il peso del racconto di una perdita. La delicatezza e la dolcezza con cui Dani intende rivolgersi alla persona scomparsa, sono così toccanti da intenerire l’ascoltatore, tanto da farlo pienamente immedesimare con il rapper.

Come ogni mixtape degno di questo nome, non possono di certo mancare feat su feat. In questo caso, il secondo pezzo, “1312” parte subito con la forza narrativa di Dani, abbinata a quella di Disme e Vaz Tè. Il brano rappresenta un connubio ben orchestrato tra conscious e tecnicismi. Le collab continuano in “Lego“, con la presenza di Gabriele Gabbana Diss Gacha e il produttore dei ballas, Sala. Entrambi i rapper si destreggiano in strofe ed attacchi dal forte impatto, che vengono rafforzati da un continuo magistrale scambio di rime sulla strofa.

Il disco continua sul piano emotivo con “Sto xso“, in collaborazione con ENRI. L’efficacia melodica del pezzo acquisisce un cospicuo plus valore grazie alla profondità delle liriche di entrambi gli artisti.

Forse per caso, o forse per smorzare, il successivo “Viola“, con la partecipazione di Rosolo Roso, perde ogni filo di conscious e inizia ad impostare il mood più scortese del progetto. Il saliscendi emotivo è proseguito da “Cadere Giù” con Olly. A Dani piace affrontare temi profondi, ma quando si ritrova sulla traccia con il tuo grande amico Jack The Smoker, il dinamico duo non può non approfittarne per fare una gigante hit. In questo brano la base cangiante imposta un susseguirsi di mood dall’happy trap all’hardcore rap.

 

Dani

Dani

Il tape continua quindi conscious con “Tre Winston“, richiedendo la collaborazione dell’hitmaker di Napoli Young Snapp e dell’hitmaker di YouTube Chakra. Tornando sulla strada personale, un messaggio che Dani vuole lasciare al figlio è presente in “Piccolo Faiv“.

Inaspettatamente riflessiva parte la traccia con Ensi e Nerone. Poi il beat sfuma e si passa ad una base hardcore, per poi ritornare riflessiva nel ritornello, ma venendo nuovamente rotta dalle strofe dei due mostri sacri del freestyle. Dani riesce ad essere aggressivo anche da solo, e ne dà la prova in “Asciugacapelli“. Le vibe da mixtape esplodono grazie a “Caso chiuso” con il rapper di strada DAYTONA KK.

Non possono finire di già le hit, ed infatti Faiv Senior affronta il tema del ricordo con Vegas Jones all’hit “Ti ricorderai di me“. Il conto alla rovescia del disco inizia con “Renato (54321)” un brano che mostra sia la bravura metrica che cita-nozionistica del Faiv. Il disco prosegue con il pezzo da masterclass “Bruno Barbieri” dove le crudezze raccontate vengono giustamente infarcite di hip-hop da Kira e chiuse a serramanico da Mostro.

Il pericolo della fine è vicino ed è con “Danger” che Dani e il bravo ragazzo Gianni Bismark si divertono a rappare su una base trap dal sapore old school. Il campionamento old school è ben interpretato da Big Joe in “Mobamba“, brano più frivolo ma gradevole al punto tale da alleggerire magistralmente il progetto. La vigilia della conclusione prende il nome di “Goodboy/genere Faiv“. Due pezzi in uno, il primo è una soave dedica al figlio, il secondo più un esercizio di stile, che termina in una serie di barre senza beat ad accompagnare la voce. Il disco si conclude con il multifeat “Rapido“, dove a scambiarsi la base oltre a Faiv sono il rapper spagnolo Francis La Potencia e il succitato Disme.

 

Contrariamente? Dani

“Ci risiamo.. si riparte.”

Andare controvento significa mostrare la volontà di Dani Faiv di voler giocare in un campionato tutto diverso rispetto al mondo musicale attuale. “La Teoria Del Contrario Vol.2” rappresenta l’ algoritmo con cui Dani decide di distaccarsi da tutta la musica di plastica odierna. Il nuovo mixtape made by Faiv si mostra contrapposto alla mentalità consumistica ed usa e getta del 2023.

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Alberto Maria Ferrante

Appassionato di cultura pop e di musica a 360 gradi.

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